Treni finalmente in orario? Tratteniamo il 75% di tasse e si
può!
Ticket meno cari per analisi e medicine? Tratteniamo il 75%
di tasse e si può!
Pensioni adeguate e garantite? Tratteniamo il 75% di tasse e
si può!
Asili nido più accoglienti per tutti? Tratteniamo il 75% di
eccetera.
Non mi interessa tanto entrare nel merito della modifica
fiscale agognata dalla Lega. Prima di pormi l’interrogativo se sia indice di
una mentalità virtuosa e responsabilizzante, piuttosto che egoistica e
profittatrice, mi interessa stare sul metodo; ovvero sulla “promessa elettorale”,
come argomento di trattativa. Vorrei sapere se la colonna portante della
campagna elettorale della Lega sia un argomento serio oppure ridicolo, da
prendere in debita considerazione o da presa in giro.
La promessa strappata a Berlusconi che, in caso di vittoria,
la coalizione si impegnerà a lasciare il 75% delle tasse alle regioni del Nord,
è uno dei punti fondamentali sui quali si è rinnovata l’alleanza tra Lega Nord
e PDL. Lo stesso Berlusconi, nei giorni successivi l’accordo, ha precisato ai
quattro venti che mantenere la parola data non sarà impegno difficile. Secondo Berlusconi già ora, facendo due conti e sommando imposte trattenute alla fonte
dalle Regioni e soldi di ritorno dal Governo centrale (da Roma), al Nord rimane
in tasca più del 70% delle tasse pagate. Addirittura, stando al leader del PDL,
saremmo nell’ordine del 73%.
Alla luce di questa precisazione di Berlusconi, delle due l’una.
O Berlusconi sta dicendo una balla tra le tante e Maroni
lascia correre, in attesa di chiarire la faccenda, ma soltanto dopo aver
raccattato i voti. (Perché a sparare una percentuale ci vuole poco, come dire
che al 75% il Barcellona vincerà la Champions. Ci vuole poco ma fa figo e
professionale, soprattutto è facile. È maledettamente più complicato analizzare
le cifre, fare di computo, sommare, stornare, sottrarre, calcolare quali voci
concorrono e come a mettere insieme i 75 punti di percentuale.)
O Berlusconi sta dicendo la verità, il che per la Lega
è anche peggio. Meglio lasciar dire senza obiettare, vuoi mai che a qualche
elettore salti la mosca al naso. (Perché tutta l’innovativa campagna leghista centrata sul rivoluzionario piano ambizioso di trattenere il 75% delle tasse al
Nord, risulterebbe, formalmente, una balla.)
Se già ora – lo dice l’alleato Berlusconi – al Nord rientra
il 73% delle tasse versate, la battaglia del Carroccio, più che una
rivendicazione alla Braveheart, ricorda una crociata di mendicanti per chiedere
a Roma l’elemosina del 2-3%.
Bisognerebbe capire, tra Berlusconi (nella sostanza) e
Maroni (nella forma), chi dei due sta mentendo; guardandosi bene dal dirlo chiaro e netto uno in
faccia all’altro. Poiché, rispetto a una promessa di 75% di tasse al nord, due-tre punti di percentuale
non bastano nemmeno per lasciare la mancia al cameriere. Ma per chiedere voti,
fanno la loro porca figura.
Magari che a Maroni servisse un comodo pretesto per fare tappare il naso ai propri elettori, mentre si ingoiano l'ennesima alleanza con Berlusconi e codazzo di Scilipoti al seguito? Può essere, sai.
Magari che a Maroni servisse un comodo pretesto per fare tappare il naso ai propri elettori, mentre si ingoiano l'ennesima alleanza con Berlusconi e codazzo di Scilipoti al seguito? Può essere, sai.
K.
Nessun commento:
Posta un commento
Ai commenti non viene applicata la moderazione.
Ognuno può esprimere educatamente la propria opinione.
All'occorrenza verranno rimossi eventuali commenti offensivi, spam o comunicazioni estranee al post.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.