Soltanto nella testa dei dirigenti PD il PD è un partito di
Sinistra. E, guarda caso, anche nelle farneticazioni di Berlusconi, che
evidentemente ha tutto il proprio scaltro interesse a legittimare la
credibilità di un avversario fasullo e inconsistente. Così come il pugile che
vuole vincere facile finge di temere la minaccia di un pupazzo impagliato, che
è egli stesso ad animare, muovendolo a proprio piacere e rullandolo di sberle
ogni volta che gli comoda. Tra Bersani e Alfano non sussiste differenza materica.
In queste ore in molti chiedono
gentilmente al segretario Pierluigi Bersani di dimettersi. Io gli suggerirei di andare a smacchiare i caribù in
Lapponia. Ma sarebbe un errore madornale, poiché il Partito Democratico è a tal
punto infettato da metastasi estranee alla Sinistra, dal vaticanesimo all'inconcludentismo, che il tessuto sano del corpo è
irrecuperabile. Gli resta soltanto la capacità di rimettere subito una nuova
faccia, ma con la stessa testa pensante in modo similare, anche a reciderla. Il
partito è intimamente corrotto nel pensiero e negli ideali, grazie a cervelli abusivi che
hanno occupato uno spazio illegittimo.
La soluzione non sta nel rimpiangere o augurarsi che ci
fosse o che ci sia Matteo Renzi alla guida del PD. La soluzione è togliere ogni
credibilità di Sinistra a questo PD. Massimo Cacciari afferma: “Su Renzi devo fare autocritica. Se avesse vinto lui le Primarie, sarebbe andata diversamente.” No,
caro Massimo, la soluzione non è quella di cambiare il segretario oppure caldeggiare la strategia che già si ventila ora, di trovare
intesa col PDL sui grandi temi (tipo, chessò... il conflitto d’interesse?!). Intanto
Berlusconi quando ha bisogno dei vostri servizi, vi chiama lui, come si usa
fare con i venditori di culo. La soluzione è lasciare andare la chiatta del PD alla deriva, a mendicare i voti dei balenotteri cool democristiani.
Bersani afferma: "Io sono uno che non abbandona la nave, e posso starci da capitano, o da mozzo, ma non abbandono". Dalla barca PD non bisogna buttare a mare nessuno. È chi ha ancora qualche globulo rosso sano che deve tuffarsi a mare per sottrarsi al contagio. Altrimenti tanto vale che anche chi invoca Renzi come soluzione, vada a pascolare muschi e licheni in Lapponia (autoscatto d'immobilismo perfetto). La soluzione è invitare Fassino, ora che ha avuto risposta ai suoi profondi interrogativi esistenziali, ad andare a offrirsi spontaneamente come osso da rosicchiare ai lupi della tundra lappone. La soluzione è mandare la Bindi in clausura permanente in Vaticano insieme al suo leader politico e spirituale, quel tale in costume che in questi giorni lascia il soglio di Pietro, mosso da quella che Enrico Letta definisce tangibile prova dell’esistenza dello Spirito Santo. Per il vicesegretario PD è già pronta una confortevole suite, sempre in Lapponia; niente coperte e niente stufa a legna proletaria; a riscaldarlo ci penserà l’infallibile tepore dello Spirito Santo.
Bersani afferma: "Io sono uno che non abbandona la nave, e posso starci da capitano, o da mozzo, ma non abbandono". Dalla barca PD non bisogna buttare a mare nessuno. È chi ha ancora qualche globulo rosso sano che deve tuffarsi a mare per sottrarsi al contagio. Altrimenti tanto vale che anche chi invoca Renzi come soluzione, vada a pascolare muschi e licheni in Lapponia (autoscatto d'immobilismo perfetto). La soluzione è invitare Fassino, ora che ha avuto risposta ai suoi profondi interrogativi esistenziali, ad andare a offrirsi spontaneamente come osso da rosicchiare ai lupi della tundra lappone. La soluzione è mandare la Bindi in clausura permanente in Vaticano insieme al suo leader politico e spirituale, quel tale in costume che in questi giorni lascia il soglio di Pietro, mosso da quella che Enrico Letta definisce tangibile prova dell’esistenza dello Spirito Santo. Per il vicesegretario PD è già pronta una confortevole suite, sempre in Lapponia; niente coperte e niente stufa a legna proletaria; a riscaldarlo ci penserà l’infallibile tepore dello Spirito Santo.
Se uno Spirito Santo esiste, si è manifestato nell’umiliazione
del PD, nella speranza che chi continua a votarlo illudendosi di votare “qualcosa
di Sinistra” si ravveda e apra gli occhi. In un’Italia dove Berlusconi continua a raccogliere il 30%
dei consensi e dove la Sinistra non ha rappresentanza significativa, tenere in
piedi il PD significa farsi andar bene un bubbone tumorale del tessuto sociale (che evidentemente ben rappresenta), che
ha la pellicina rossa ma dentro è pieno di pus, in buona parte di bianco
democristiano.
Secondo il metodo della gerarchia delle priorità, se un
paziente è malato, il problema non è più la malattia allorché si cerca di curarla con
medicinali falsi. Di fronte a una polmonite, il guaio non è la polmonite in sé,
il guaio è l’inganno di somministrare le zigulì come fossero antibiotici. Il
guaio non è Berlusconi, il guaio è un PD che si spaccia per ciò che non è; è solo finta opposizione poiché non ha alcuna proposta concreta da opporre.
La Sinistra in Italia è ridotta a qualche panda nella
riserva mentale di qualcuno, mentre mandrie di gnu democratici continuano a
scorrazzare brucando docili e contenti, convinti di essere dei magnifici
orsacchiotti, pienamente appagati dal potersi dire progressisti grazie a papà Bersani. Mille volte meglio sognare un'idea mistica di Sinistra, volando in groppa a Dumbo, che stare collusi con un PD il cui squallore non lascia nulla al mistero.
Allo stato attuale delle cose, la mia priorità non è sconfiggere
Berlusconi. Sul gradino più alto della mia personale piramide delle
priorità, ciò di cui ha più urgenza l’Italia è spazzare via un’accozzaglia di
individui da un posto politico che non compete loro: sbattere fuori il PD da
una zona chiamata Sinistra. Cambiasse nome o cambiasse collocazione nell’emiciclo
parlamentare: al centro. Nel dubbio se testare un nuovo farmaco (Movimento Cinque Stelle), intanto comincio col buttare nel cesso le zigulì.
A dirla tutta, scherzavo sulla Lapponia. A me la Lapponia
non ha fatto nulla di male e non posso augurarle di ricevere vagonate di
cervelli democratici con l’aureola dello Spirito Santo. E non posso nemmeno
mandarli in Siberia, visto che non posso dirmi comunista (sono allergico alle sommarie e scadenti soluzioni stataliste e assistenzialiste di tante interpretazioni distorte della funzione pubblica). Che si può fare?
“Bersani sciogli il Pd
e poi dimettiti. In certi casi il modello deve essere Mishima.” [Fulvio Abbate]
Questi, purtroppo, di fare harakiri non se lo sognano
nemmeno, perché per provare vergogna
bisogna possedere la dimensione della dignità.
Il nipponico senso dell’onore, concetto
ridondante per esprimere la semplice onestà,
non appartiene ai disonesti, che da troppi anni ingannano, in latente combutta con
Berlusconi.
Resta soltanto una soluzione: soffocarceli da noi dentro
casa, e c'è solo da sperare che quelli del M5S riescano a finirli a colpi di mazza stellata a cinque punte. Vedremo allora se rimane qualcosa di Sinistra che abbia l'orgoglio di distinguersi, di reagire, e di fare a gara nel rilanciare qualcosa di meglio.
Per ora, democraticamente e civilmente parlando, bisogna svergognarli e mazziarli!
Senza se e senza ma.
Senza se e senza ma.
K.
Amen.
RispondiEliminaTu sei stato più drastico io avevo auspicato che si togliesse dalle palle solo lui.
Come avevo detto in precedenza non so se qui o in altra sede non ho votato alle primarie per ovvi motivi ( tra gli altri perchè mi sentivo presa per il culo, e se permettete se proprio devo farmici prendere voglio scegliere io liberamente a chi darlo), avevo pensato a Renzi stamani,e mi son detta perso per perso tanto vale perdere del tutto con una faccia diversa, perchè vedi se si sputtanano tutti ora dopo si che avremmo buone ragioni per far morire definitivamente quello che si fa chiamare "partito di sinistra"
Seppuku?
RispondiEliminaNon si può perdere quello che non si è mai avuto. cit
Arigatou
Elimina