A dirla tutta - ma solo per rispondere a un ricco pensionato che da due mesi ha scongiurato noia e depressione, e se la gode come un riccio, alternando comparsate nelle piazze a post canzonatori e offensivi, passando per tweet di costruttiva vacuità - dicevo, a volerla dire tutta, quella volta che si fece appello alla civile e illuminata volontà popolare nelle forme invocate da Beppe Grillo, il miracolato fu proprio Barabba.
E a farne le spese fu il povero cristo di turno, come sempre accade quando si è in balia di urlatori, ruffiani e barabba da palco.
Valeva nel 33 d. C., varrà nel 2033 (guerra termonucleare di Casaleggio permettendo), vale sempre ogniqualvolta intelligenza e buon senso rinunciano a dar battaglia, deponendo le armi e disertando il confronto, abbandonando così il cuore alla mercé degli istinti e degli impulsi.
"[...]perché il popolo alla fine vota il ladro di polli, e il ladro di polli diventa presidente del consiglio, diventa sindaco, diventa amministratore di condominio, il popolo vuole il ladro di polli[...]."
(dentro o fuori, comunque ladri di polli)
No, così eh, giusto per dire che se ti piace tanto, caro Beppe, stare qua fuori a schizzare la gente di culturismo spicciolo, citando episodi evangelici, ti tengo compagnia. Un altro blogger cazzaro era proprio ciò di cui l'Italia aveva bisogno.
***
Pare che al centro della discussione ci fosse l'elemento cruciale e imprescindibile per garantire l'interesse esclusivo della Nazione: l'adeguata tutela giudiziaria di un singolo, preciso cittadino.
Dai Beppe, tuona sdegno e melodramma dal tuo blog, invece di stare ad agire dentro il Palazzo.
Vai così, che è una figata.
Vai così, che è una figata.
K.
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