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lunedì 19 dicembre 2011

Cheers to you, Sir

Tra i suoi ultimi atti, con una lettera agli amici, ha voluto precisare che qualsiasi voce di una sua conversione in punto di morte sarebbe stata solo una forma di sciacallaggio mediatico. Quei personaggi scomodi che le paure popolane non riescono a piegare da vivi, possono essere vittima del pettegolezzo post-mortem, che può sottomettere anche il più eretico dei pensatori, soltanto perché non ha più la possibilità di controbattere.
Malato di cancro all’esofago, giovedì 15 dicembre, all’età di 62 anni è morto Christopher Hitchens.
Senza convertirsi.

Potete leggere in forma di lettera il suo testamento intellettuale.

Alcuni intellettuali che lo ricordano

Addio, grande voce. Grande voce della ragione, dell’umanità e dell’umorismo. Grande voce contro i luoghi comuni, contro l’ipocrisia, contro l’oscurantismo e la presunzione, contro ogni tiranno, tra cui Dio. Addio, grande guerriero. Eri in trincea, Hitch, e non hai ceduto. Addio, grande esempio per tutti noi. [Richard Dawkins, biologo ed etologo]

In un dibattito starei sempre dalla sua parte, sicuro di vincere, anche contro Cicerone o Demostene. [Martin Amis, scrittore]

Articolo dell’amico scrittore Ian McEwan, sul The Guardian

*****

1949 - 2011
(alcuni pensieri)

Sono diventato un giornalista perché non volevo fare affidamento sui giornali per informarmi.

Avere la libertà di parola non è abbastanza. Bisogna imparare a parlare liberamente.


- Contro ogni fanatismo, sia laico

La mia opinione è abbastanza per me, e rivendico il diritto di difenderla contro ogni consenso, qualsiasi maggioranza, ovunque, in ogni luogo, in qualsiasi momento. E chi non è d'accordo può scegliere un numero e mettersi in fila per baciarmi il culo.

Indubbiamente i sondaggi aiutano la gente a decidere cosa pensare, ma la loro più importante influenza a lungo termine è cambiare come la gente pensa. L’intero processo è in contraddizione con il porre una domanda intelligente o ricevere una risposta ragionevole e riflessiva.

Quello che può essere sostenuto senza portare delle prove può essere respinto senza portare delle prove.

Posso presumere che siate contrari senza riserve all’istigazione all’omicidio, per denaro, di un uomo di lettere? È stato educativo vedere quanto spesso venisse a mancare questa assicurazione, o venisse espressa con riserva. Quando era così, mi rifiutavo di discutere oltre. Dunque, il quel caso, mi trovai a essere un riduzionista, per di più orgoglioso del mio semplicismo.
(in difesa di Salman Rushdie)

Nel 1968 feci un viaggio a Cuba. Ricordo in particolare un seminario con Santiago Alvarez, il gran vecchio del cinema di Cuba. Il cinema era il medium elettivo della rivoluzione cubana, ed egli ci assicurò che non c’erano restrizioni. Completamente? Ebbene, disse, con una risatina, c’è una sola cosa che non si fa. Non era permesso alcun ritratto satirico del Leader (la risatina riguardava la sola  idea che qualcuno si sognasse di proporre una cosa del genere). Dissi, molto semplicemente, che se il cruciale argomento di Castro era tabù, allora, non ci poteva essere alcuno spazio per la vera satira o una reale critica. Avevo sentito e letto del termine “controrivoluzionario”, ma quella era la prima volta che lo sentivo applicato in tutta serietà – e a me, per giunta. Di nuovo, io non rivendico nessun coraggio per aver sostenuto una posizione tanto ovvia, e non ho corso alcun rischio salvo ricevere un po’ di insulti da qualcuno dei presenti. Ma non posso dimenticare il silenzio di tomba che seguì la mia osservazione.

La libertà di parola include la libertà di odio.
Sotto la colonna odio:
dittatura
religione
stupidità
demagogia
censura
prepotenza
intimidazione

Sotto la colonna amore:
letteratura
ironia
humor
l'individuo
la difesa della libertà di espressione

[da Hitch 22, autobiografia]


- che religioso

La Bibbia potrebbe anche contenere, ed effettivamente contiene, giustificazioni al traffico di esseri umani, alla pulizia etnica, alla schiavitù, alla vendita delle mogli, ai massacri indiscriminati – ma noi non siamo vincolati a niente di tutto questo, trattandosi di storie messe insieme da rozzi e incolti mammiferi umani.

Madre Teresa di Calcutta non era un’amica dei poveri. Era amica della povertà. Diceva che la sofferenza era un dono di Dio. Ha passato la sua vita a opporsi contro l’unico rimedio certo contro la povertà, cioè l’emancipazione delle donne da chi le vede come una specie di capo da bestiame per la riproduzione obbligatoria.
(segnalo a riguardo un articolo di Tiziano Scarpa, su minimum fax)

La religione fa affermazioni straordinarie, ma affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie: e invece la religione non fornisce nemmeno prove ordinarie per le sue rivendicazioni sovrannaturali.

Fatemi un esempio di una buona azione fatta da un credente che non avrebbe potuto essere fatta anche da un non credente

I non credenti sono più misericordiosi e comprensivi dei credenti, oltre che più razionali. Noi non crediamo che il papa subirà un giudizio o un castigo eterno per i milioni di persone che moriranno inutilmente di aids, o per aver offerto pretesti e protezione a chi si è macchiato di un peccato imperdonabile come stuprare e torturare bambini, o per le tante persone a cui il senso di colpa e la vergogna hanno rovinato la vita sessuale, e a cui è stato insegnato a rispettare il corpo solo quando è una spoglia senza vita come quello di Terri Schiavo.


La morte è certa, e questo sostituisce sia il canto delle sirene del Paradiso che il terrore dell’Inferno.

*****

Ci sono individui che ti insegnano come pensare.
Ce ne sono altri che ti insegnano cosa pensare.
I primi sono maestri che formano liberi pensatori.
I secondi sono indottrinatori che tramandano un credo.

E ora mi unisco al brindisi.


K.

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