Figa, che genio! Ma di quelli grossi. |
Il tweet è assai esplicativo della concezione che il comico
genovese Beppe Grillo ha del dibattito politico. Concezione da lapalissiano
vuoto spinto, più che da dilettante allo sbaraglio. Secondo Grillo, se tutti
avessero deciso di dare la fiducia a Grasso, il caso non sussisterebbe. Forse,
se si avesse un approccio meno becero e più intelligente (o anche solo di buon
senso) al confronto tra cervelli, Beppe Grillo arriverebbe a capire che a
prescindere il caso non dovrebbe sussistere. In un rapporto tra esseri umani
alimentato da energia neuronica e non da telecomandi e batterie, soltanto un
caso umano può fare un caso di qualcosa che sarebbe il caso di silenziare
sotto un velo d’imbarazzo.
Non soddisfatto, Beppe Grillo ha proseguito nella sua opera
di autoflagellazione testicolare. Ha emanato l’editto contro i traditori,
quindi ha preso atto che i commenti al suo post rivelavano che tanti uno che vale uno messi assieme gli
davano esplicitamente, argomentativamente
del cretino, allora pare si sia dovuto mettere a bonificare i commenti; caso davvero
increscioso quello di doversi sbattere a estirpare le erbacce del “non mi piace”
fin dentro il giardino di casa. Che mondo di merda a volte la società web, n'è vero?
Occorrerà mettere mano allo statuto del
Movimento per regolare anche il difficile caso del contraddittorio sotto un
blog (mi offro per consulenza). Solitamente le notizie del Giornale vanno prese come merda colata, però 'sta volta provo ad affondarci la mano,
visto che proprio in quei frangenti stavo sul blog di Grillo e avevo fatto uno
screenshot del commento più votato in quel momento.
Non soddisfatto, Grillo, in qualità di garante dell’anima del Movimento (leggasi: Presidente titolare di marchio, nome, blog e merchandising vario) è corso ai ripari con la più geniale delle sparate. I senatori del M5S sono stati ingannati nella loro buona fede dalla macchinazione della candidatura di Grasso, sono caduti in una trappola ordita da PD e PDL al fine di portare zizzania e discredito dentro il Movimento. Se così fosse, il giorno che PD e PDL si metteranno davvero a tramare sarà una carneficina di cervelli, una mattanza, in buonafede, ma una mattanza.
Pòre steline sante: tutti con loro ce l'hanno questi brutti cattivoni |
Ora, sono pochi i profili umani per i quali provo sereno
disprezzo. Tra questi rientra quello dell'ignorante approssimativo che cerca di
spacciare agli altri per intelligenza la propria furbizia idiota. Sarà una coincidenza, ma sono quegli stessi soggetti che trovano ostico e insidioso il dibattito, al confronto con l'altro preferendo i propri monologhi.
Cerco di tradurre dal grillese. Dei senatori con un cervello
adeguato (si presume abbiano un minimo di istruzione dell’obbligo), che hanno
avuto tutto il tempo di riflettere sulla preferenza da indicare, nel momento
della scelta (scelta non su un trattato di morale biogenetica o su un piano
energetico intraeuropeo decennale) tra due nomi (fare una crocetta) cadono
nella sofisticata trappola ordita dai Cattivi.
Quale trappola, di grazia? Io, che ho giusto una maturità
scientifica e non sono un militante politico, avrei saputo evitare la trappola;
semplicemente avrei votato per il nome da me scelto. Quindi, o io sono
particolarmente intelligente o i senatori del M5S (pare supporlo Grillo, non io) sono
particolarmente idioti e psicolabili. La verità è che, come me, i senatori del
M5S hanno fatto la loro scelta, punto.
Beppe Grillo, cercando di apparire intelligente inventando trame e congiure in buona o malafede, vuol far passare il concetto che chiunque esprime un voto di preferenza, lo fa perché ingannato dai poteri oscuri.
Potrei azzardare: Grillo intende dire che ogni qual volta operiamo una scelta, siamo vittime di un inganno? Allora anche svariati milioni di
elettori sono caduti nella trappola dei suoi show in piazza? Ah no, vero! Quando si vota M5S non si vota mai a caso! Solo quando si vota come non comoda a Grillo, si è vittima di un complotto. Sì, sì, non fa una piega: lapalissiano sottovuoto, appunto. Chissà com'è che lo Psicopizzo mi ricorda sempre più lo Psiconano. (chi è causa del proprio scherno, pianga se stesso)
Io, senza arrampicarmi sugli specchi del salotto di Grillo, continuo
a pensare che chi vota lo fa di propria volontà e senza scusanti, e che chi ha votato M5S l’abbia fatto con scelta consapevole. E continuo
a ritenere quella scelta una delle più sensate, rispetto al voto a tanti altri
partiti storici.
Evidentemente occorreva cercare di prendere per il culo qualche mente - questa sì - infinocchiabile per poter giustificare in un colpo solo il voto in dissenso e il dietro front dal terreno rognoso dell'espulsione. Per un individuo pieno di sé, dire soltanto "Scusate, ho scritto una cazzata di post" è cosa impossibile; gli è più congeniale ordire trame di complotti contro i suoi.
Fatto sta che a Grillo deve essere sorto il dubbio che a
forza di sparare cazzate qualche danno rischia di procurarselo. Allora ha
nominato qualcuno che curi la Comunicazione del Movimento.
La scelta è caduta su Claudio Messora. Lo seguo da tempi non sospetti e ha sempre fatto interessanti inchieste di videoblogging sul suo sito. Sarà un caso o
un’intuizione, già il giorno prima della designazione di Messora, avevo
commentato un suo tweet in un mio post di domenica 17 marzo.
Riporto qua l’estratto.
Testo completo: Grillo e il telecomando del televoto |
Ieri intanto la capogruppo del M5S alla Camera, Roberta
Lombardi, se ne è uscita candidamente con questa dichiarazione.
I cittadini ci hanno messo qua nel ruolo di Controllori (link) |
In pratica, i parlamentari del M5S sono partiti per una tangente discrepante dalla quale non li porta indietro più nessuno: più ribadiscono di non voler
collaborare e impelagarsi con i rappresentanti di tanti altri cittadini per costruire qualcosa, più si
sentono in diritto(?) di vedere accolte le proprie richieste; più stanno lì ad
autoemarginarsi con puntiglioso vittimismo da qualsiasi attività di governo, più inveiscono che la Casta sta escludendo dai
ruoli che contano tanti cittadini da loro rappresentati.
Soprattutto su un punto la cittadina deputata Lombardi va a
braccetto col cittadino privato blogger eppure
suo capo Beppe Grillo: quando afferma soavemente che i parlamentari del Movimento Cinque Stelle stanno lì
per svolgere un ruolo di controllori, come promesso alla gente.
Soltanto chi non sa metter mano alle faccende del proprio
mestiere, riduce al ruolo di controllore un’attività fondamentale che è quella
di costruttore legislativo. Un parlamentare deve fare e produrre attività di parlamento
e appena gli si presenta la possibilità anche di governo. Altrimenti, scatta il
sarcasmo: in proporzione, qualunque politico corrotto e cattivone che è lì per
provare a costruire qualcosa (fossero anche i suoi porci interessi) si guadagna
più onestamente (o meno disonestamente, a vostra scelta) il proprio intero
stipendio, di quanto un parlamentare del M5S meriti di intascarsi una
retribuzione ridotta, se per quella cifra pensa di cavarsela facendo il
controllore dei colleghi, polemizzando, offendendo, dando o togliendo il “mi
piace” all'operato degli altri.
Sinceramente non ho proprio voglia di andare a indagare
quale cospirazione massonico sionista ci stia dietro l’euro al fine di tutelare
la dittatura mondiale del Grande Inciucio. Non so se ci sia sotto anche lo
spionaggio internazionale con microchip sottocutanei nell’ultimo messaggio alla
nazione web di Beppe Grillo. So soltanto che qua stiamo messi che occorre
cercare un portavoce al portavoce del portavoce. Uno vale uno e tutti con tutti a trattenere il fiato quando uno si appresta ad aprir bocca: oh madonna, chissà cosa dirà adesso!
Stiamo messi peggio di Vulvia: controllori di controllori di controllori.
Intanto Beppe Grillo continua anche oggi a lamentarsi che bisogna
fare di più, che non basta quanto dichiarato ieri sui tagli da Boldrini e
Grasso, e che i palazzi della politica sono pieni di gente cattiva. Bravo
Beppe. Geniale Beppe. Lo penso pure io, certe cose dovrebbe prevederle una legge scritta. E adesso, chi la fa 'sta legge? Tu od io? Quando pensi di
piantarla con la quotidiana polemica da bambino capriccioso che batte i pugni
sul seggiolone del blog e sputa la pappa? Tu hai sotto contratto 163 parlamentari. Perché
non dai l’ordine di provare a fare qualcosa in più dello star lì a controllare brillantemente le pulci degli altri? O devo pensare che vi va a tutti di lusso a tenervi
lontani dal volante, perché l’autobus non lo sapete guidare? O lo volete guidare solo come comoda a voi, magari verso un allegro salto nel vuoto con a bordo sessanta milioni di passeggeri?
Oh, dovesse accadere, inutile precisare che la caduta nel burrone non sarà colpa dell'autista, ma dei soliti due che stavano limonando nell'ultima fila di sedili, distraendolo nello specchietto. Dannati complottisti!
K.
Ps:
Vi risparmio la fatica, così ci eleviamo sopra i commenti ricevuti in qualche aggregatore sociale.No, non sono un militante del Partito Democratico Cristiano, anche se, ancora un paio di mesi, e grazie a Beppe Grillo i suoi dirigenti appariranno dei giganti.
No, non sono un feticista dell’inciucio; se cercate cultori sadomaso con tongue fetish chiedete a Beppe Grillo, che non aspetta di vedere altro per tirare a campare sul fare le pernacchie al lingua in bocca altrui.
No, non sono un nostalgico del pessimo ultimo ventennio in variazione di schifo alternato PDL PD, ma per il tanto peggio, tanto meglio citofonare Casa Grillo. (se vi apre)
No, non sono Capezzone, a meno che non mi diate del Beppe Grillo travestito da Capezzone.
Sei uno intelligente e lucido. (punto)
RispondiEliminanon fa una grinza
RispondiEliminaoh yes
RispondiEliminail tuo discorso non fà una grinza. aggiungo,nelle fabbriche non ci sono metà operai che lavorano, e metà
RispondiEliminache controllano. tutti contribuiscono a farle funzionare
al meglio con le proprie idee con il proprio lavoro.