In attesa che il Presidente dell’Azienda di Vigilantes M5S convochi
nuovamente i suoi 163 dipendenti in una riunione blindata, mi diverto un po’ a
ripagare goliardia con goliardia. Del resto, è un sano confronto tra due
blogger privati, visto che sia io che Beppe Grillo istituzionalmente contiamo un cazzo. Oddio, non proprio equilibrato come confronto, considerando che
Grillo, con le sue sparate dal blog, decide in parte delle sorti del Paese. Ma non importa, dai.
Andiamo a cominciare, siore e siori!
***
Per rifiutare ogni confronto con i rappresentanti
parlamentari degli altri partiti, democraticamente eletti anch’essi?
Per negare il diritto a esistere dei partiti, vecchi, nuovi,
altri dal M5S?
Per sottrarti allo sforzo di distinguere tra il rispetto umano (che ognuno riserva a chi
gli garba nella propria vita privata, decidendo liberamente chi frequentare e
chi invece non degnare del saluto) e il rispetto
istituzionale di dignità di rappresentanza sociale che ciascun parlamentare
ha nel ruolo in cui è stato eletto?
Per vedere una forza parlamentare rilevante elevare a
strategia politica l’aut-aut o noi soli con
la maggioranza assoluta o tanto peggio tanto meglio?
Per campare altri vent’anni sul fare il verso alla Casta, dopo che gli altri hanno campato
per vent’anni a fare gli uni il verso al puttaniere
e gli altri il verso ai comunisti?
Per rifiutare a prescindere il confronto su punti
programmatici di governo con qualsiasi altra forza parlamentare,
indipendentemente se il programma abbia punti in comune o comunque offra spunti
di intesa?
Per ridurre alla parola “inciucio” per comoda convenienza da fischi dal loggione, termini come
“compromesso”, “mediazione”, “confronto”, “incontro di differenti punti di
vista”?
Per crogiolarsi nella retorica equivalenza che le alte
cariche istituzionali siano grumi di potere da abbattere, dimenticando che per
“governare” occorre “detenere ed esercitare un potere”?
Per dare modo a un privato cittadino, di autoescludersi da
responsabilità istituzionali, mentre dal di fuori ne tiene per le palle 163 che
dentro il Parlamento ci stanno?
Per permettere a quello stesso privato cittadino, proprietario
del marchio e del nome del Movimento Cinque Stelle del quale è Presidente, di
continuare ad affermare che uno vale uno,
mentre convoca presso di sé dei parlamentari della Repubblica e twitta intimidazioni di voto preventive?
Per sostenere con forza l’idea che la politica sia qualcosa
che si può improvvisare e approssimare, mettendo qualsiasi cittadino pescato dalla società
civile a svolgere incarichi istituzionali, poco importa se fino a un attimo
prima stava affacciato alla finestra della porta accanto (potrà sempre fare bella figura continuando a stare affacciato a mostrare il pollice verso dagli scranni del parlamento, per giunta retribuito)?
Per esigere la trasparenza streaming quando si incontrano i
leader delle altre forze parlamentari, forti del fatto che il M5S dà la diretta
della scelta dei server per gli account di posta parlamentari, ma quando si
tratta di discutere faccende che contano e beghe interne, la località è segreta, la riunione è
a porte chiuse e affanculo trasparenza, perché così hanno deciso Grillo e
Casaleggio (sempre quelli dell’uno vale uno)?
Per coltivare la democrazia diretta via internet,
escludendone così tutti quelli che internet non usano, di fatto rendendo la
partecipazione diretta una oligarchia digitale nella quale chi esce dal coro
viene liquidato come troll-spam?
Per mandare i parlamentari a unirsi ai cortei o a futuri sit-in di protesta a oltranza, e per postare su
un blog liste di domande di buone intenzioni e buoni propositi (dalla TAV,
all’MPS, alla RAI, ecc.), senza nemmeno prendere in considerazione che le
risposte e i punti esclamativi un parlamentare le crea e li mette in Parlamento, legiferando, anziché fare desistenza a oltranza?
Per continuare a fondare la propria iniziativa politica su coraggiose e concrete iniziative, come fotografare un apriscatole in Senato e rifiutare il titolo di "onorevole", e apportare innovazione al dibattito politico, ripetendo "Pdmenoelle! Pdmenoelle! gne gne gne!"?
(Grillo cià la forfora! Grillo cià la forfora! pip pip perooo)
Per continuare a fondare la propria iniziativa politica su coraggiose e concrete iniziative, come fotografare un apriscatole in Senato e rifiutare il titolo di "onorevole", e apportare innovazione al dibattito politico, ripetendo "Pdmenoelle! Pdmenoelle! gne gne gne!"?
(Grillo cià la forfora! Grillo cià la forfora! pip pip perooo)
Per fare del comodo vittimismo, dove chi lamenta che la
candela delle Commissioni non è accesa è lo stesso che non vuole acceso
l’interruttore principale di dare un Governo al Paese?
Per continuare a campare a rimpiattino sulle miserie degli
altri, nel solito gioco al ribasso del panorama politico italiano, perseguendo
con tutta calma l’induzione all’inciucio tra
PD e PDL, per ottenere alla fine la soddisfazione innocente per il bambino
deficiente “Ecco! Ecco! Ve lo dicevo io! Hanno fatto lingua in bocca!”?
Per la convinzione che l’alternativa a dei cattivi politici
non sia sostituirli con dei buoni politici, ma mandare affanculo la classe politica,
sostituendola con turn over di cittadini?
Per continuare a ridere alle sparate del blogger privato di
cui sopra, che gioca a fare il piromane travestito da pompiere, alimentando a
fuoco lento l’esasperazione sociale e così scaldandosi il culo mentre critica
la nefandezza dei dieci saggi, dopo che anche grazie ai suoi diktat
ostruzionistici, a questa aberrazione politico-istituzionale siamo giunti?
Per ritenersi soddisfatti del progetto politico di un
privato cittadino, secondo il quale si entra in Parlamento allo scopo di
mandare tutti a casa gli altri parlamentari, esautorando con la propria singola
volontà da privato cittadino, decine di milioni di voti di altrettanti italiani
che quei parlamentari hanno votato?
Per permettere a Beppe Grillo di affermare nei fatti che
secondo lui, tra quelli che non hanno votato il suo Movimento Cinque Stelle,
non ce n’è uno che sia uno che conti e tutti assieme contano meno di un cazzo?
Per stare contenti di ritenere il Movimento Cinque Stelle il
rappresentante monomandatario della
volontà popolare, perché i parlamentari cinquestelle li ha votati la gente,
mentre gli altri sono stati votati dalle delegazioni di Marte e Plutone sulla
Terra?
Per ritenersi soddisfatti di vedere dei parlamentari
svolgere il proprio mandato nel semplice ruolo di vigilantes, che la gente li
ha mandati lì per fare i controllori del lavoro altrui, che di provare a fare
qualcosa insieme agli altri rappresentanti della Nazione legittimamente eletti,
non se ne parla proprio?
Per far sì che appena un parlamentare vota in maniera non
conforme alla volontà della Casa Madre sul litorale ligure (leggasi tweet di
avviso preventivo di Beppe Grillo sull’indicazione di voto), si dice che è
caduto vittima di un complotto, perché la parola “libero arbitrio” proprio non
ti va giù?
Per sostituire all’assunzione di responsabilità individuale
l’idea dell’essere caduto in buona fede in una trappola, sollevando così da
ogni responsabilità anche i parlamentari che votarono per la parentela di Ruby
con Mubarak, perché se si cade vittima dei complotti quando si esprime una
votazione, allora ci si può cadere sempre e non soltanto quando fa comodo a
quel geniaccio di Her Grillen?
Per gridare allo scandalo se una eventuale alleanza tra PD e
PDL escludesse dal governo i milioni di voti del M5S, ma al contempo per ribadire che l’unico governo che il M5S reputa concepibile è quello monocolore M5S, tagliando così fuori un numero doppio di milioni di italiani che non hanno votato
il M5S?
Per liquidare come solite
facce i rappresentanti parlamentari eletti dagli italiani, sbrigativamente
cercando di delegittimarli con arroganza, visto che mancano la pazienza e la
capacità di perseguire l’unica via seria, che è quella di mutare le scelte
sociali, proponendo scelte alternative, con atti e comportamenti esemplari
dentro una compagine di governo, di modo che in futuro veramente i cittadini (i cittadini dalle urne, e non Grillo da un blog) scelgano di togliere
il voto alle solite facce, che fino
ad allora rimangono rappresentanti della gente, belle o brutte siano le loro
facce?
Per sentirti in pace con te stesso dopo aver recitato il
mantra del piccolo rivoluzionario, secondo il quale se uno critica Grillo è
scientificamente provato che gli piace Berlusconi, gli piace Bersani, gli piace
l’inciucio (che a parte i monologhi di Grillo ogni dialogo è inciucio) ed è
pure coprofago?
Per aspirare a una società felice, possibilmente avatariana,
dove non ci sarà più destra e sinistra, non ci sarà più dissenso, soltanto
armonia, anche perché chi dissente è un intellettuale schizzodimerdatroll disturbatorediprofessione
infiltratoalsoldodellacasta traditorefrustratocomplessato?
Per continuare a non prendere in considerazione le tante
analogie comportamentali sul piano relazionale (ma occorrerà un post a parte),
umano prima che strettamente politico, tra lo Psiconano e lo Psicopizzo?
Per fare di tutto affinché i partiti siano forzati (trovando
pure insperata giustificazione nell’incaponito disimpegno a Cinquestelle) a
valutare la via delle larghe intese (che bello
schifo: “Dire che il Pd non può
scegliersi l'avversario politico è una cosa intelligente e giusta, io la
condivido”… io proprio per niente, caro Speranza), in modo che Grillo possa
inveire contro le larghe intese, sventolando
lo spettro che la gente prenda i bastoni e nel mentre fare di tutto per
esasperare la situazione, non aspettando altro che la gente si decida
finalmente a prendere i bastoni?
Per fare la parte dei leoni indignati dai banchi dell’opposizione,
a suon di elenco puntato di lamentele da un blog e interrogazioni parlamentari
(la maggior parte condivisibilissime) che finiranno puntualmente ignorate,
invece di dare risposta a quelle domande da una posizione di governo, da dove
guardare in faccia le solite facce e costringerle
a prendere parte alla realizzazione di più punti possibili di quell’elenco puntato?
Per coltivare il narcisismo di poter continuare a gridare “Noi
soli puri, noi soli irreprensibili”, invece di un più impegnativo “Noi soli che
obblighiamo gli altri a realizzare leggi utili, da dentro il governo del Paese”?
Se hai votato per il M5S anche soltanto per uno di questi
punti, allora hai votato nella maniera a te più congeniale. Mi fa piacere per
te.
La prossima volta continua a non votare per un partito
qualsiasi, anzi non votare proprio per un partito. Vota per il Movimento Cinque
Stelle, il Partito Unico monomandatario esclusivo della volontà popolare.
Contratto in esclusiva e ad hoc, come per la diretta streaming.
K.
D'accordo totalmente ! E spero di non sbagliarmi,ma credo che lo abbiano capito buona parte dei loro stessi elettori...al prossimo giro altro che 100% : gli toccherà raccattare i cocci rotti e spaccati.
RispondiEliminaMantenendo questo stile l'Adolfgrillo dicono che faccia un treno di soldi con il suo blog:
RispondiEliminafile:///Users/alves/Desktop/«ecco%20come%20guadagna%20Grillo:%20né%20codice%20fiscale,%20né%20partita%20Iva».webarchive
MI scuso, il link era sbagliato:
RispondiEliminahttp://iltafano.typepad.com/il_tafano/2013/04/ecco-come-guadagna-grillo-né-codice-fiscale-né-partita-iva.html
Grazie per lo spunto di lettura.
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