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venerdì 28 dicembre 2012

Primarie Parlamentari WC

Lo conoscete quel successo intramontabile nel disco rotto dei piagnina? Sì, proprio quello, dove i piagnina si lamentano scandalizzati che i nostri politici, una volta eletti alle varie cariche istituzionali, la fanno da padroni indisponenti, invece di comportarsi da servitori dello Stato.
Bene, partiamo da quel piagnisteo.
Di fatto, anche senza scomodare l’espressione “servitore dello Stato”, chiunque riceva uno stipendio statale, è un “dipendente dello Stato”. Soprattutto, stando ai politici, dipendenti nostri sono sicuramente i parlamentari, eletti da noi a ricoprire posti di lavoro (poltrone sotto il culo) profumatamente retribuiti.

Altra domanda: voi quando cercate lavoro – non dico nel Parlamento della Repubblica, ma fosse anche in un’impresa di pulizie – non fate il minimo sforzo di presentare un curriculum vitae? Sono certo che la risposta sia “Sì, certo!”. E lo scrivete con cura, in forma chiara e corretta, con i dati salienti delle vostre esperienze professionali pregresse, ecc. ecc.? “Ovviamente sì!”
Già, ovviamente sì, altrimenti non ci arrivate nemmeno al colloquio di selezione. I vostri nome e cognome finiscono direttamente nel cesto dell’immondizia, per mancanza di educazione nel presentarsi, prima ancora che di contenuti.

Stiamo andando bene, quindi proseguo.
Qualcuno mi sa spiegare perché, nelle Primarie Parlamentari PD, i candidati al posto di parlamentare (cinque anni di lavoro certo e ben retribuito), pensano che per presentare domanda d’assunzione (come zelanti e umili servitori dello Stato, beninteso) sia sufficiente indicare soltanto “nome, cognome e data di nascita”?

Io intanto do la mia risposta.
Questi signori (e signore) evidentemente sanno che possono permettersi di non fare nemmeno lo sforzo di linkare un sito porno sui loro nomi e cognomi, perché conoscono gli esaminatori.
Sanno che al maturo elettorato democratico è sufficiente offrire il demagogico diritto di votare mettendo una ics. Intanto ai piagnina non importa avere il diritto di scelta dopo aver esaminato e selezionato. È sufficiente garantirsi, per cinque anni, il diritto di dire: “Ma guarda questi parlamentari che abbiamo eletto, come sono strafottenti e si fanno i comodi loro!”.

Prima di eleggerli, ora, non avete modo di constatare un lampante atteggiamento di sfottente approssimazione?

Personalmente, degli individui che si presentano a un colloquio d’assunzione senza nemmeno due righe di presentazione (fossero anche scritte su uno strappo di carta igienica), non soltanto non li voto. Non li faccio manco accomodare. Arrivederci e grazie, il signore non dà la mano. Non vanno presi in considerazione.
E non per pulire i cessi di Montecitorio e Palazzo Madama.
Nemmeno per pulire il water di casa mia.

K.

1 commento:

  1. La motivazione di tale mancanza è nell'assenza, nella maggior parte dei casi, di esperienze pregresse di natura lavorativa da poter essere scritte in un curriculum. La signorina Bindi, il signor D'Alema e tanti altri non hanno altre esperienze se non quelle in politica. Nel confronto con tali storici parassiti anche la signorina Minetti, tanto bistrattata, appare un gigante che che può vantare esperienza nel mondo del lavoro (reale).
    Sono serio.

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