Pagine

venerdì 10 maggio 2013

Giochi senza frontiere (di decenza)

Il Semplice Portavoce, quello che si cosparge il capo di cenere dicendosi indegno di candidarsi a Parlamentare, quello dell'"uno vale uno", ieri ha fatto uno e ha preso tre. Senza alcun imbarazzo ha fatto il suo ingresso a Montecitorio, è entrato in una sala riunioni dove i suoi sottoposti lo attendevano, ha ribadito il diktat a dei Parlamentari della Repubblica. Stavano lì, in trepidante attesa del leader, soddisfatti di subordinarsi agli umori di uno che passa la giornata a offendere l'offendibile dal suo blog, dando in pasto alla gggente il massimo che è in grado esprimere: parolacce (da vaffanculo a pezzo di merda), epiteti (da Capitan Findus Letta ad Al Tappone Berlusconi), slogan oramai noiosetti (dal PDmenoL all'Inciucio di Regime, passando per il quotidiano Golpe della Casta). Appunto il massimo sforzo esprimibile da ciò che Grillo è, un comico da piazza: roba ridicola se non ci fosse da rattristarsi all'involuzione argomentativa, sclerotizzata su Gli altri sono peggio! Gli altri sono la Kasta! Noi siamo la gggente!

E tu, Giovanni Floris, "servo più zelante dei tuoi padroni"!


Beppe Grillo è il testimonial di un grande gioco di società. I partecipanti non fanno in tempo a sistemare e rivedere una regoletta, quella dello streaming (ovviamente ieri nessuna diretta web, quelle vanno bene per fare i virtuosi con Bersani, ma quando c'è da lavare i panni sporchi in famiglia, what's streaming?!), che salta fuori la questione dei rimborsi. E per fortuna che non hanno responsabilità di governo, altrimenti non so proprio dove troverebbero il tempo per dedicarsi anche alle faccende serie, essendo già tutti presi a elaborare il regolamento del Gioca al piccolo grillino.

Se il M5S sta scadendo sempre più nel ridicolo, gli altri non piangono. Libero usciva l'altroieri sul web con un gran titolo di satira politica.

Come rendere un frodatore un salvatore della Patria

I giudici della corte d'appello confermano colpevolezza e pena dell'imputato Berlusconi Silvio. Ma per il giornale di Belpietro, con Sallusti a ruota, il vero condannato dalla sentenza è il Governo Letta. Per il PDL è normale affermare che nel pacchetto di stabilità politica per garantire la Responsabilità delle larghe intese, rientra a pieno titolo il preaccordo sull'esito di una certa attività giudiziaria, pena ritorsioni. Praticamente un esplicito ricatto mafioso, a chiare lettere, in prima pagina.

Ma restare seri è davvero impossibile.

Nitto Palma è la nostra ultima speranza

Mentre i concorrenti del PDL si preparano al gioco di ruolo Caccia a toga rossa, in programma domani con flash mob davanti al tribunale di Brescia, quelli del PD sono in fibrillazione per la tappa assembleare del gioco di ruolo Scova le differenti sensibilità. Chi riuscirà a inventarsi la motivazione più ridicola perché il Partito Democratico debba continuare a esistere, tutti assieme detestandosi allegramente, avrà in premio il costume di Caronte, per traghettare verso il nulla la chiatta zeppa di corpi leucemici: globuli rossi assenti.

Per non lasciarla sola, alla pura degradazione dei soliti noti è arrivata a contrapporsi la pura desolazione dei nuovi arrivati. Adesso il circo si chiude e ognuno può giocare le indecenti voragini dell'altro come jolly per guadagnare nuove vite.
Ci sarebbe da piangere, ma mica è facile.

K.

Nessun commento:

Posta un commento

Ai commenti non viene applicata la moderazione.
Ognuno può esprimere educatamente la propria opinione.
All'occorrenza verranno rimossi eventuali commenti offensivi, spam o comunicazioni estranee al post.

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.